Grazie ai tanti suggerimenti degli amici del forum di Cucina Italiana, la lista delle cantine da visitare era veramente lunga. La necessita' di passare un po di tempo con degli amici e l'indisponibilita' di un alcuni produttori nei giorni in cui ero li, mi hanno limitato un po... E meno male! altrimenti ci lasciavo una fortuna di soldi!!
Sono arrivato il Mercoledi' 30 Giungno sera a Naz dove amici di famiglia mi aspettavano per la cena.
Giovedi' mattina si parte per l'Abbazia di Novacella. Posto molto bello ma peccato che non si poteva visitare la cantina e sopratutto non offrivano nessun vino in degustazione ( a meno di andare al ristoro e pagare...).
Ho acquistato un po di bianchi della linea Praepositus e del Pinot Nero. Una delle idee che ho in mente infatti e di organizzare una degustazione che passi in rassegna i Pinot Neri dell'Alto Adige.
Tappa successiva Köfererhof, poco sopra l'abbazia. La sorella di Gunther mi dice che il fratello e' a lavorare in vigna. Pero' mentre sto per andare via, arriva e allora mi fa visitare la cantina e mi parla delle difficolta' di coltivare la vite in quelle altitudini e in quei pendii. Capita di perdere anche 5% di piante ogni anno a causa del freddo. Ci sono state annate in cui e' andata anche molto molto peggo... Hanno bisogno alle volte di annaffiare le viti in quanto il terreno drena molto.
Si continua a chiacchierare ...Nessuno dei suoi vini fa la malolattica. Il Sylvaner R passa in (una) botte di acacia. Il Kerner (vitigno che non conoscevo) viene bene solo in Valle'D'Isarco, piu' a sud (Bolzano) verrebbe troppo grasso e con troppo alcool. Per contro lo Chardonnay e il Pinot Bianco non vengono bene da queste parti.
Una cantina piccola, molto pulita e in ordine. Quasi tutte le uve vengono dai suoi vigneti a parte qualche ettaro di un paio ex-fornitori della Abbazia.
Mi fa vedere anche la vecchia sala usata per affinare lo speck che sta trasformando in una taverna per le degustazioni.
Ora di ripartire; faccio un 100 metri e salgo su a sinistra per la strada che porta a Pacherhof. La sorella mi dice che e' in vigna a lavorare. Rimango un po a chiacchierare con lei e a dissetarmi visto che sta facendo oltre 30 gradi.. Poi passa Andreas e ci accordiamo per una visita per il sabato.
Sosta a Bressanone per una passeggiata e per cercare in qualche enotecha il Pinot Nero di Gottardi. Due amici svedesi mi hanno chiesto di riportarne un po anche per loro... impresa non facile!
Il primo pomeriggio mi rimetto in macchina e questa volta prendo la statale per andare a Girlan/Colterenzio.
La cantina di Colterenzio sta ristrutturando e quindi niente visita in cantina. Resta la consolazione di una bella degustazione al punto vendita. Purtroppo i vini della linea Lafoa non li hanno in degustazione per cui la annata che avevano disposizione l'ho comprata al buio.
Ne esco con parecchie bottiglie e il signore alla fine mi omaggia di una bottiglia di GWT... avro' speso un po troppo?
Si riparte in direzione di San Michele Appiano per visitare la cantina sociale. Avevo preso appuntamento per le 16. Molto pittoresco l'edificio di quasi 100 anni che ospita parte della cantina (barriccaia e affinamento in bottiglia). Molto bello anche il punto vendita...
La copertutra della botte fatta per l'innaugurazione della cantina alla cui costituzione contribui' anche l'imperatore Francesco Giuseppe che se non sbaglio e' quello raffigurato con la corona.
Interessante la cosidetta "botte di vetro", una stanza ricoperta di piastrelle che veniva riempita di vino attraverso una apertura sul soffitto. Adesso contiene parte delle barrique della linea Sanct Valentin.
Certo che con oltre 400 soci conferitori come fanno a coordinare il tutto e a mantenere la qualita' ? mah!
A me il loro Sauvignon e GWT piace da sempre, compro anche Pinot Nero e il Lagrein.
Da San Michele salgo verso Stroblhof, ma sono impegnati e non c'e' nessuno allo spaccio. Posto molto carino devo dire. Niente foto sorry...
Si torna a Naz per fare una passeggiata fra i meleti e per la cena. Anche il mio amico Alberto e famiglia e' arrivato. Era da Natale che non ci si vedeva. E' lui che si intravede in qualche foto piu' in giu.
La mattina dopo si riparte, Io vado a Montagna, ho appuntamento da Franz Haas. Gli amici vanno al lago di Breis e io li raggiungero' il pomeriggio.
Anche qui stanno finendo i lavori di ristrutturazione dopo aver scavato nella roccia la nuova barricaia e ampliato la cantina. Inizo con la degustazione di quasi tutti i loro vini a parte lo Schweizer (terminato). Mi piace molto il Manna (50% Riesling, 20 Ch, 20 GWT e 10 Sauv), il Moscato Rosa e il Merlot.
Poi arriva l'enologo Andrea Moser e attraversiamo la strada per guardare le vigne che stanno proprio la sotto (sopratutto i bianchi e il moscato rosa).
Ascolto come sia difficile lavorare il Moscato Rosa che a quanto pare ha bisogno di altre viti intorno per fecondare e di come la qualita e quantita' vari molto da anno ad anno, di come soffra la botrytis, etc. Hanoo anche una nuova specie piu' robusta e piu' costatnte nelle rese.
Si raccomanda di andare a vedere la collina di Mazzon dove hanno gran parte del Pinot Nero. Hanno anche vigneti in un altra localita' piu' in alto dove hanno condotto sperimentazione con 12 uve diverse per identificare le migliori per quella zona e altitudine. Stanno via via piantando viti a quote piu' alte perche' come dice Andrea "Il riscaldamento globale non e' un invenzione ed e' stata una costante negli ultimi dieci anni".
Avevo notato che nel prezzario al punto vendita si poteva scegliere per quasi tutti i vini (anche i rossi) fra il tappo di sughero e il tappo a vite
Mi spiega che da parecchi anni hanno sperimentato e concluso che il tappo a vite anche per i grandi rossi e meglio del sughero. Ci sono stati studi che hanno mostrato che lo scambio di ossigeno per una bottiglia con tappo a sughero avviene solo nel primo anno e si tratta in pratica dell'ossigeno contenuto nella porosita' del tappo. Meta va nel vino e meta dall'altra parte. Se il tappo e' buono e sano, la bottiglia poi resta sigillata.
Poco tempo fa, Haas ha fatto una verticale di Schweizer alla cieca servendo alla cieca a giornalisti sia la versione con tappo a sughero che quella con tappo a vite. La maggioranza ha preferito il vino con tappo a vite. Risultava essere piu' giovane, piu' nitido e preciso nei suoi sentori.
Per imbottigliare con tappo a vite un vino da invecchiamente ha pero' bisogno di alcuni accorgimenti particolari (e.g. microossigenazione aggiuntiva) e una volta capito, hanno iniziato e imbottigliare in entrambi i modi.
Ovviamente acquisto i vini con tappo a vite! :-)
Infine la foto del "pensatoio" lassu' in alto nel giardino dietro la cantina, dove Haas e i suoi collaboratori si riuniscono per discutere, pensare e prendere decisioni...
Alla fine della visita arriva anche Franz, incuriosito della presenza di un italiano appassionato di vini che vive a Stoccolma. Si chiacchiera e ci si scambia le e-mail; chissa' che non si riesca a distribuire il loro vini anche in Svezia...
Veramente una bella visita!! Grazie!
Mi metto a caccia del loro Pinot Nero Schweizer e ad Ora riesco a trovare sia il Gottardi che quello di Haas.
Dovrei andare a Termeno e passare anche da Walch ma si e' fatto gia' mezzogiorno e fa un gran caldo. Mi rimetto in auto e dopo una sosta a Naz a scaricare il vino acquistato, continuo per la Val Pusteria e arrivo al lago di Breis. Che spettacolo!
Bella passeggiata con gli amici e poi un giro con la barca a remi... e parecchi giri su se stessi visto che eravamo proprio imbranati a remare!!
Si torna a casa stancucci. Il giorno dopo ci aspetta Andreas (Pacherhof) per le dieci.
Andreas e' stato veramente molto gentile e disponibile e siamo stati con lui almeno un paio di ore. In cantina abbiamo assaggiato il Sylvaner base, il Gruner Veltliner e il Sylvaner Alte Reben dalle botti di acciaio e di acacia (per l'Alte Reben). Con Köfererhof condividono la pressatrice e la macchina per imbottigliare (non i vini pero'! :-) )
Ottimo davvero il Sylvaner Alte Reben, concentrato e con bei sentori che a me ricordavano le albicocche passite. Notevoli sentori minerali nel Sylvaner Alte Reben. Insieme al Pinot Grigio, gli unici ad essere maturati in acacia.
Poi passiamo al bar dentro al maso e assaggiamo tutti gli altri bianchi e anche l'annata 08 del Sylvaner AR. Del Kerner abbiamo assaggiato il 09 gia' imbottigliato e anche quello ancora in botte. Quello imbottigliato era un po chiuso, molto meglio quello ancora da imbottigliare.
Il Kerner a me ricordava un po il Riesling e infatti scoprio' poi che e' un incrocio di Riesling e Schiava. Sentori di pesca, albicocca, agrumi.
Si chiacchiera parecchio anche con Andreas e ci dice che per il Kerner usano lieviti selezionati mentre per tutti gli altri bianchi usa i lieviti naturali che si depositano sugli acini.
Andiamo fuori a bordo piscina e ci godiamo la vista sui vigneti. Le viti piu' di 20 - 30 anni quassu' non vivono. Il Sylvaner Alte Reben ha viti che arrivano anche a 30 mentre il Pinot Grigio ha piante di circa 20 anni.
E' ora di ripartire. Ripasso a Naz per caricare tutto il vino acquistato in questi giorni e poi scendo a Bolzano dove carico la macchina sul treno (il mitico autozug). Scendero' ad Amburgo la mattina dopo e dovro' guidare poi fino a Stoccolma. La Germania ha appena impallinato l'Argentina ai mondiali e io finisco in scompartimento con 5 motociclisti tedeschi che si mettono a stappare lattine di birra... fa un caldo che si schiatta... loro devo scendere dal treno alle 5 della mattina... :-O
Poi passa una signorina delle ferrovie tedesche e mi chiede se voglio spostarmi in uno scompartimento con una famiglia danese e una coppia svedese. Scendono tutti ad Amburgo... mi sento gia un po a casa :-)
7 commenti:
Ale, wow!..
Ora mi metto comoda, un un bicchiere in mano, e ricomincio daccapo!!!
Niente male, t'eri organizzato proprio bene! Apprezzo i dettagli tecnici, molto utili, è un po' che ho in mente un giro vinicolo in Alto Adige, farò tesoro di questo reportage, grazie.
Una curiosità, com'era il Lafoa preso a scatola chiusa? E in definitiva, quante bottiglie hai comperato?
Grazie
Cristina
Ciao Cristina, il Lafoa non l'ho ancora assaggiato. In passato avevo bevuto altre annate e sono sempre rimasto molto contento.
Credo di aver riportato a casa un 45 bottiglie di vino se non ricordo male...
non male come bottino :-)
ciao e complimenti per il tuo blog!
Mi sono subito iscritta fra i lettori...
Cristina
ma che bel reportage!
il giro x le cantine incontra sempre il mio favore...di ubriacone :D
proprio bella questa rubrica ^_^
e che belle foto
non è molto distante da me chissa che quest'estate non ripeto il tuo itinerario, poi mio marito adora bere...mi dai qualche lezione di foto? sono proprio imbranata...mi sto avvicinando adesso alla fotografia
ciao ciao dolce notte
Complimenti per il tuo reportage e per il tuo blog! Un abbraccio e buona domenica
Posta un commento