domenica 23 gennaio 2011

In giro per cantine in Alto Adige...

Inizio a contribuire a questo interessante blog con il resoconto e qualche fotografia di una tre giorni in Alto Adige nel Luglio scorso. Risalivo in macchina da Roma verso Stoccolma e non potevo non programmare una tappa in questa regione dai vini interessantissimi. La mia prima volta e di certo non l'ultima.

Grazie ai tanti suggerimenti degli amici del forum di Cucina Italiana, la lista delle cantine da visitare era veramente lunga. La necessita' di passare un po di tempo con degli amici e l'indisponibilita' di un alcuni produttori nei giorni in cui ero li, mi hanno limitato un po... E meno male! altrimenti ci lasciavo una fortuna di soldi!!

Sono arrivato il Mercoledi' 30 Giungno sera a Naz dove amici di famiglia mi aspettavano per la cena.

Giovedi' mattina si parte per l'Abbazia di Novacella. Posto molto bello ma peccato che non si poteva visitare la cantina e sopratutto non offrivano nessun vino in degustazione ( a meno di andare al ristoro e pagare...).



nova 2 aba

Ho acquistato un po di bianchi della linea Praepositus e del Pinot Nero. Una delle idee che ho in mente infatti e di organizzare una degustazione che passi in rassegna i Pinot Neri dell'Alto Adige.



vigne vigne2


Tappa successiva Köfererhof, poco sopra l'abbazia. La sorella di Gunther mi dice che il fratello e' a lavorare in vigna. Pero' mentre sto per andare via, arriva e allora mi fa visitare la cantina e mi parla delle difficolta' di coltivare la vite in quelle altitudini e in quei pendii. Capita di perdere anche 5% di piante ogni anno a causa del freddo. Ci sono state annate in cui e' andata anche molto molto peggo... Hanno bisogno alle volte di annaffiare le viti in quanto il terreno drena molto.



kof kof2


Si continua a chiacchierare ...Nessuno dei suoi vini fa la malolattica. Il Sylvaner R passa in (una) botte di acacia. Il Kerner (vitigno che non conoscevo) viene bene solo in Valle'D'Isarco, piu' a sud (Bolzano) verrebbe troppo grasso e con troppo alcool. Per contro lo Chardonnay e il Pinot Bianco non vengono bene da queste parti.



cant


Una cantina piccola, molto pulita e in ordine. Quasi tutte le uve vengono dai suoi vigneti a parte qualche ettaro di un paio ex-fornitori della Abbazia.

Mi fa vedere anche la vecchia sala usata per affinare lo speck che sta trasformando in una taverna per le degustazioni.


speck


Ora di ripartire; faccio un 100 metri e salgo su a sinistra per la strada che porta a Pacherhof. La sorella mi dice che e' in vigna a lavorare. Rimango un po a chiacchierare con lei e a dissetarmi visto che sta facendo oltre 30 gradi.. Poi passa Andreas e ci accordiamo per una visita per il sabato.

Sosta a Bressanone per una passeggiata e per cercare in qualche enotecha il Pinot Nero di Gottardi. Due amici svedesi mi hanno chiesto di riportarne un po anche per loro... impresa non facile!

Il primo pomeriggio mi rimetto in macchina e questa volta prendo la statale per andare a Girlan/Colterenzio.

La cantina di Colterenzio sta ristrutturando e quindi niente visita in cantina. Resta la consolazione di una bella degustazione al punto vendita. Purtroppo i vini della linea Lafoa non li hanno in degustazione per cui la annata che avevano disposizione l'ho comprata al buio.


vigne dettaglio


Ne esco con parecchie bottiglie e il signore alla fine mi omaggia di una bottiglia di GWT... avro' speso un po troppo?


car



Si riparte in direzione di San Michele Appiano per visitare la cantina sociale. Avevo preso appuntamento per le 16. Molto pittoresco l'edificio di quasi 100 anni che ospita parte della cantina (barriccaia e affinamento in bottiglia). Molto bello anche il punto vendita...


copertura

botte


La copertutra della botte fatta per l'innaugurazione della cantina alla cui costituzione contribui' anche l'imperatore Francesco Giuseppe che se non sbaglio e' quello raffigurato con la corona.

Interessante la cosidetta "botte di vetro", una stanza ricoperta di piastrelle che veniva riempita di vino attraverso una apertura sul soffitto. Adesso contiene parte delle barrique della linea Sanct Valentin.



botti barrique


Certo che con oltre 400 soci conferitori come fanno a coordinare il tutto e a mantenere la qualita' ? mah!

A me il loro Sauvignon e GWT piace da sempre, compro anche Pinot Nero e il Lagrein.

Da San Michele salgo verso Stroblhof, ma sono impegnati e non c'e' nessuno allo spaccio. Posto molto carino devo dire. Niente foto sorry...

Si torna a Naz per fare una passeggiata fra i meleti e per la cena. Anche il mio amico Alberto e famiglia e' arrivato. Era da Natale che non ci si vedeva. E' lui che si intravede in qualche foto piu' in giu.

La mattina dopo si riparte, Io vado a Montagna, ho appuntamento da Franz Haas. Gli amici vanno al lago di Breis e io li raggiungero' il pomeriggio.


haas



Anche qui stanno finendo i lavori di ristrutturazione dopo aver scavato nella roccia la nuova barricaia e ampliato la cantina. Inizo con la degustazione di quasi tutti i loro vini a parte lo Schweizer (terminato). Mi piace molto il Manna (50% Riesling, 20 Ch, 20 GWT e 10 Sauv), il Moscato Rosa e il Merlot.

Poi arriva l'enologo Andrea Moser e attraversiamo la strada per guardare le vigne che stanno proprio la sotto (sopratutto i bianchi e il moscato rosa).

vigne vi2



Ascolto come sia difficile lavorare il Moscato Rosa che a quanto pare ha bisogno di altre viti intorno per fecondare e di come la qualita e quantita' vari molto da anno ad anno, di come soffra la botrytis, etc. Hanoo anche una nuova specie piu' robusta e piu' costatnte nelle rese.

cant barri2



Si raccomanda di andare a vedere la collina di Mazzon dove hanno gran parte del Pinot Nero. Hanno anche vigneti in un altra localita' piu' in alto dove hanno condotto sperimentazione con 12 uve diverse per identificare le migliori per quella zona e altitudine. Stanno via via piantando viti a quote piu' alte perche' come dice Andrea "Il riscaldamento globale non e' un invenzione ed e' stata una costante negli ultimi dieci anni".

mazzon1 mazzon2


Avevo notato che nel prezzario al punto vendita si poteva scegliere per quasi tutti i vini (anche i rossi) fra il tappo di sughero e il tappo a vite

Mi spiega che da parecchi anni hanno sperimentato e concluso che il tappo a vite anche per i grandi rossi e meglio del sughero. Ci sono stati studi che hanno mostrato che lo scambio di ossigeno per una bottiglia con tappo a sughero avviene solo nel primo anno e si tratta in pratica dell'ossigeno contenuto nella porosita' del tappo. Meta va nel vino e meta dall'altra parte. Se il tappo e' buono e sano, la bottiglia poi resta sigillata.

Poco tempo fa, Haas ha fatto una verticale di Schweizer alla cieca servendo alla cieca a giornalisti sia la versione con tappo a sughero che quella con tappo a vite. La maggioranza ha preferito il vino con tappo a vite. Risultava essere piu' giovane, piu' nitido e preciso nei suoi sentori.


Per imbottigliare con tappo a vite un vino da invecchiamente ha pero' bisogno di alcuni accorgimenti particolari (e.g. microossigenazione aggiuntiva) e una volta capito, hanno iniziato e imbottigliare in entrambi i modi.

Ovviamente acquisto i vini con tappo a vite! :-)


pensa


Infine la foto del "pensatoio" lassu' in alto nel giardino dietro la cantina, dove Haas e i suoi collaboratori si riuniscono per discutere, pensare e prendere decisioni...

Alla fine della visita arriva anche Franz, incuriosito della presenza di un italiano appassionato di vini che vive a Stoccolma. Si chiacchiera e ci si scambia le e-mail; chissa' che non si riesca a distribuire il loro vini anche in Svezia...

Veramente una bella visita!! Grazie!



pinot


Mi metto a caccia del loro Pinot Nero Schweizer e ad Ora riesco a trovare sia il Gottardi che quello di Haas.

Dovrei andare a Termeno e passare anche da Walch ma si e' fatto gia' mezzogiorno e fa un gran caldo. Mi rimetto in auto e dopo una sosta a Naz a scaricare il vino acquistato, continuo per la Val Pusteria e arrivo al lago di Breis. Che spettacolo!



lago1 lago2 lago3


Bella passeggiata con gli amici e poi un giro con la barca a remi... e parecchi giri su se stessi visto che eravamo proprio imbranati a remare!!

Si torna a casa stancucci. Il giorno dopo ci aspetta Andreas (Pacherhof) per le dieci.



pacherhof pacherhof2


Andreas e' stato veramente molto gentile e disponibile e siamo stati con lui almeno un paio di ore. In cantina abbiamo assaggiato il Sylvaner base, il Gruner Veltliner e il Sylvaner Alte Reben dalle botti di acciaio e di acacia (per l'Alte Reben). Con Köfererhof condividono la pressatrice e la macchina per imbottigliare (non i vini pero'! :-) )


andreas etichetta


Ottimo davvero il Sylvaner Alte Reben, concentrato e con bei sentori che a me ricordavano le albicocche passite. Notevoli sentori minerali nel Sylvaner Alte Reben. Insieme al Pinot Grigio, gli unici ad essere maturati in acacia.

botti


Poi passiamo al bar dentro al maso e assaggiamo tutti gli altri bianchi e anche l'annata 08 del Sylvaner AR. Del Kerner abbiamo assaggiato il 09 gia' imbottigliato e anche quello ancora in botte. Quello imbottigliato era un po chiuso, molto meglio quello ancora da imbottigliare.

Il Kerner a me ricordava un po il Riesling e infatti scoprio' poi che e' un incrocio di Riesling e Schiava. Sentori di pesca, albicocca, agrumi.

Si chiacchiera parecchio anche con Andreas e ci dice che per il Kerner usano lieviti selezionati mentre per tutti gli altri bianchi usa i lieviti naturali che si depositano sugli acini.


fuori


Andiamo fuori a bordo piscina e ci godiamo la vista sui vigneti. Le viti piu' di 20 - 30 anni quassu' non vivono. Il Sylvaner Alte Reben ha viti che arrivano anche a 30 mentre il Pinot Grigio ha piante di circa 20 anni.

E' ora di ripartire. Ripasso a Naz per caricare tutto il vino acquistato in questi giorni e poi scendo a Bolzano dove carico la macchina sul treno (il mitico autozug). Scendero' ad Amburgo la mattina dopo e dovro' guidare poi fino a Stoccolma. La Germania ha appena impallinato l'Argentina ai mondiali e io finisco in scompartimento con 5 motociclisti tedeschi che si mettono a stappare lattine di birra... fa un caldo che si schiatta... loro devo scendere dal treno alle 5 della mattina... :-O

Poi passa una signorina delle ferrovie tedesche e mi chiede se voglio spostarmi in uno scompartimento con una famiglia danese e una coppia svedese. Scendono tutti ad Amburgo... mi sento gia un po a casa :-)

venerdì 21 gennaio 2011

Praga gastronomica



Dopo un pò di cucinamenti, torniamo a Praga, d'accordo? Anche se il giro di oggi sarà quello gastronomico. 
Come prima cosa: sicuramente, tutti sanno che la Repubblica Ceca è uno dei pochi paesi dove lìassenzio è legale. Certo, non è quello di una volta, non è così potente e non c'è più pericolo di farsi male, avvelenarsi e avere le allucinazioni, intanto c'è.
A Praga ci sono dei negozietti tipo quello della foto: AbsinthShop.


Là vi propongono i cocktail a base di assenzio (e non solo) e anche cannabis. Si-si, vendono cannabis a peso (12 euro 1 grammo) e, a richiesta, preparano anche le canne. :-))  Si dice che a partire da 1 gennaio è diventato legale anche fumare la marihuana. Sembra che Praga voglia diventare una sorta di Amsterdam...

Ma che s'entra con la gastronomia?.. Infatti, niente! Anche sel'assenzio con la zolletta di zucchero in fiamme, come si faceva una volta, è affascinante!

D'accordo, passiamo al cibo.

Prima di tutto -  il mio amato street food. Al mercatino di Natale c'erano unsacco di banchi con i bracieri e i girarrosti dove si cuocevano le salsicce e si arrostivano i prosciutti, quei famosi prosciutti di Praga affumicati.




Immaginate: fa freddo, almeno 10 gradi sottozero, l'aria limpida e pungente, si avvicina l'ora di pranzo. E in giro si sentono i profumi pazzeschi di fumo, di brace, di carne arrosto... Da svenire!
Questo bel pezzo di prosciutto con pane al cumino e, volento, le salse (ma anche no), veniva su 100 corone (4 euro).
IL pranzo fantastico, credetemi!



Invece questi "girarrosti", questi spiedi si chiamano trdlo. Girano molto velocemente, e non si riusciva a fare una foto decente. Comunque, intorno allo spiedo c'è una lunga striscia di pasta lievitata con lo zucchero e la cannello che si cuoce così. Una volta pronta la pasta, la si stacca e la si ripassa nello zucchero con la cannella. Si mangia calda, è buonissima, anche se preferisco quel pezzo di maiale di sopra!

Si vendevano anche le bevande calde: il vino caldo ( tipo il vin brulé, anche se non era un granché) e la medovina, bevanda calda leggermente alcolica al miele. Meravigliosa! Quello che serviva per riscaldare le mani ghiacciate che non riuscivano a tenere la macchina fotografica (infatti, le foto di medovina non ci sono!)

Si dice che in Republica Ceca la birra è ottima. Non so, non amo la birra in generale, una volta l'abbiamo pure bevuta in un pub, ma non ci è piaciuta. Sarà stata una scelta sbagliata?..


Comunque, birra a parte, in R.C. c'è un antipasto molto tradizionale, popolare: sono queste salsiccine, tipo wurstel, marinate con l'aceto e la cipolla. Un pò forti, acidine, ma buonissime!

Voi pensate forse che era il piatto per 4?.. No, per due... 700 g di carne mista )manzo, maiale e pollo) con le salse più una marea di contorni: patate, fagiolini, insalata...

Questa è una birreria al centro, vicino alla piazza centrale. Si chiama Kozicka (Capra), sta in zona: Praha 1, ul. Kozi 1,

A proposito di bere. Incredibile, ma vero: a Praga abbiamo bevuto i vini niente male. Ovviamente, non stanno al livello dei Brunelli e Baroli, ma un Merlot o un Pinot Noir discreto. Vengono tutti dalla Moravia (zona al sud della R.C.) e ricordate le etichette: se li vedete, prendeteli, sarà una degustazione piacevole.
Ovviamente, un paio di volte ci era capitato anche un vinello tipo quelli nei tetrapac dei supermercati, ma era normale (capitava quando non li sceglievo io!)


Questa è una zuppa di cipolle superlativa! Cremola, saporita, con formaggio di capra e pinoli.
Qui stiamo al ristorante "Lvi Dvur", a Hrad ( U Prašného mostu 6/51
118 00 Praha 1). L'ambintazione è bellissima, il servizio è eccellente, i cibi ottimi. I prezzi un pò cari, si.. ma siamo al centro, in zona turistica, che volete fare?..

la loro specialità è il maialino da latte arrostito (tipo la porchetta, ma 100 volte più buono!) Delicato, tenero, la crosticina -  da vendere l'anima!


Questo invece è il ristorante dove abbiamo festeggiato il Capodanno, "U císařů" (Loretánská 175/5
118 00 Praha 1 - Hradčany)
. E' il tipico ristorante ceco, con la cantina, soffitti con le travi, tavoli e sedie di legno massiccio, pesanti. Siamo stati  a festeggiare il nuovo anno con 2 coppie di amici, siamo divertiti da matti!
C'era la musica, l'orchestrina e anche il pianista, abbiamo ballato, mangiato e bevuto ( in ordine sparso).


IL menù era tutto a base di oca: paté di oca, poi fegato di oca con zucchine, poi coscia di oca arrosto... Tutto ottimo e raffinato.

Quanto champagne abbiamo bevuto, non ricordo... ma alla fine il conto era lievitato il doppio del prezzo della cena! ahahahah!
A mezzanotte ci hanno portato le mezzebottiglie per ognuno, e invece di brindare con i calici, abbiamo brandato con le bottiglie!

Una tranquilla passeggiata il giorno dopo. Siamo saliti sulla collina, con la funivia, e sulla strada di ritorno, in discesa, siamo fermati in questo ristorante ( non ricordo come si chiama ne come cercarlo). Si dice che era il preferito dell'ex presidente della R.C.
Una bevanda calda al rhum, un tè alla vaniglia.. e la vita è ritornata a splendere!



Ma la scoperta più bella abbiamo fatto verso la fine del nostro soggiorno a Praga -  il ristorantino semplicemente meraviglioso dietro la Piazza principale. E' un hotel-ristorante, si chiama "Cerny Slon" Týnská 1 , Prague 1 (ovvero, Elefante nero, del perché non so niente, anche se è assai curioso il nome).
La sala è piccolina ma accogliente e molto bella. Il menù è abbastanza grande, ma c'è una sezione "cucina ceca". Siamo stati lì 2 volte, abbiamo ordinato di tutto e di più. Tutto, ma dico, tutto era perfetto! Saporito, gustoso, cucinato bene, al momento!
L'unico neo -  tutti ristoranti di Praga sono bui.. non riuscivo a scattare nemmeno una foto decente!
Comunque, quello che si intravvede, sono stinchi di agnello e di maiale, cinghiale e agro-dolce, frittelle lievitate con mirtilli e panna acida... e c'erano anche carni di maiale misti, anatra arrosto....

questa è la sala, in quel momento vuota. 
Lo consiglio vivamente!
I prezzi sono ottimi, il servizio è cortese ed efficente e la cucina è davvero perfetta!


Ecco, questo è stato il giro gastronomico... Breve, direte voi?.. Si, ma tante volte abbiamo mangiato a casa dei nostri amici, non è che stavamo sempre in giro per ristoranti!

Nella prossima, ultima puntata, vi darò un pò di dritte, parlerò magari di shopping, trasporti pubblici ecc.