Avete mai considerato Francoforte* come meta di un vostro viaggio o di un fine settimana "fuori porta"? Probabilmente no. Magari avrete fatto scalo nel suo enorme aeroporto per prendere la coincidenza di un volo internazionale oppure ci sarete stati qualche giorno per partecipare a una delle tante fiere che si tengono qui (le più famose sono la Fiera del libro che si tiene ogni anno a ottobre e la Fiera dell'automobile che si tiene ogni due anni a settembre). Oppure ci lavorate, come faccio io. O magari nessuna delle tre. In realtà, Francoforte è una città che ha tanti piccoli segreti e può sorprendere anche come meta turistico-gastronomica. Venite con me, vi porto a fare un giro.
Il Meno durante la piena del gennaio 2011 |
Un viaggio culinario in Germania non è quasi mai all'insegna della leggerezza. La tavola tedesca è infatti tendenzialmente molto ricca di grassi, a base di proteine animali e ortaggi come patate, cavoli, rape, ecc. e latticini. E ovviamente, innaffiata di birra. Uno stomaco italiano difficilmente riesce ad adattarsi alla ricchezza della tavola teutonica, ma fare l'esperienza una volta ogni tanto può essere appagante (pensate che tutti gli amici e parenti che sono venuti a trovarci qui a Francoforte ne sono rimasti piacevolmente colpiti. Anzi, ora associano Francoforte al ricordo di grandi gozzoviglie).
A Francoforte si mangia a tutte le ore. Alle 4 del pomeriggio troverete i ristoranti e i bistrot strapieni di gente che mangia e beve e le strade sono costantemente intrise di profumini invitanti che mettono alla prova anche i più ligi e attenti alla dieta. Per questo, il concetto di fast food è molto sentito ed è stato declinato anche in salsa locale.
Un fantastico esempio di queste abitudini culinarie si trova al Bauernmarkt di Konstablerwache. Questo Farmers' market, mercato agro-alimentare di piccoli coltivatori, che si tiene il giovedì dalle 10:00 alle 20:00 e il sabato dalle 08:00 alle 17:00 esattamente qui, è un ottimo modo di entrare in contatto con le abitudini alimentari dei locali. Ci si arriva comodamente con la metropolitana (fermata Konstablerwache sulle linee U4,U5, U6, U7 oppure con le linee della S-Bahn).
Girando tra le bancarelle si trovano ortaggi, frutta, fiori, prodotti artigianali, carni, uova, latticini. Il tutto direttamente dal coltivatore. La qualità è ottima, soprattutto per quanto riguarda le patate, i cavoli e gli ortaggi più comunemente coltivati.
Rape, di tutti i tipi.
Patate (ovviamente), davvero, ma davvero buone.
Verze & Co.
Per iniziare il tour culinario (che purtroppo penalizza largamente i vegetariani) si può provare la torta di cipolle, Zwiebelkuchen, una sorta di focaccia bassa con la pasta a base di farina di segale, cosparsa di cipolle e pancetta affumicata. Deliziosa anche se un po' pesantina (ma questo vale per tutti i piatti che troverete qui).
Altrimenti si va subito sullo spuntino serio, la bistecca di maiale nel panino (Schweinsteak mit Brot). Semplice. Gustosa. Senti là che profumino...
Come dite? Buono ma un po' troppo asciutto? Allora si può provare questa versione più condita: una padellata di fettine di maiale con tantissime cipolle e paprika...
E poi c'è il classico intramontabile. Il re del fast food tedesco, l'emblema della cucina teutonica, Sua Maestà il Wurst!!!
Che può finire in un panino da farcire con ketchup o senape...
... oppure nel classico Curry Wurst, cioè un Bratwurst (salsiccia di maiale e spezie e aglio, gustosa ma tende a riproporsi per tutto il pomeriggio) o un Rindwurst (di manzo, un po' più leggero) - a seconda dei gusti - tagliati a rondelle e cosparsi di ketchup e curry. Questo è davvero uno dei piatti-orgoglio nazionale. [Piccolo aneddoto. Ieri sera in un programma TV tedesco, un familiare andava a trovare i parenti stretti emigrati in Spagna e come regalo gastronomico dalla natia Germania ha portato una porzione di currywurst preconfezionata presa dal banco frigo del super. lol Questo per dirvi quanto amore patriottico ci sia dietro questo piatto...]
Una versione ottima del currywurst la trovate anche presso la catena Snack Point, presente in diversi punti in città.
Qui ci vuole un po' da bere però... Accanto alla proverbiale birra, che in questo mercato stranamente è assente, ci sono il vino di mele (Apfelwein), prodotto tipico della città, da bere nel classico bicchiere a rombi o una selezione di vini bianchi, provenienti da vitigni del Reno.
Per chi non ama l'alcol, ci sono delle ottime e salutari alternative. Il succo di mela, mela cotogna o pera, in purezza e con tante fibre. Buonissimo e dissetante. Il succo di bacche di sambuco (che è rosso scuro, Holunderbeerensaft) oppure acqua con sciroppo di fiori di sambuco (Holunderbluetensaft), in versione riscaldata per i giorni in cui fa davvero freddo.
E per finire, un bel dessert. Il waffel! In questo qui che ho fotografato ci mettevano anche una bella mestolata di mele a cubetti. Buonissimo!!!
Vi ho fatto venire un po' di fame? Allora forse vale la pena venire a fare un giro!
A presto
*Due parole su Frankfurt
Come arrivare fin qui. La compagnia Ryanair vola fino all'aeroporto di Hahn che dista circa 124 km da Francoforte. Il collegamento da Hahn alla stazione centrale dei treni (di Francoforte) è servito dalla linea di autobus Bohr. Il biglietto di sola andata costa 12 euro. Attenzione perché il biglietto A/R con il bus è valido solo 24 ore, quindi a meno che il vostro non sia un viaggio toccata-e-fuga, vi conviene fare il biglietto di sola andata. Se non sapete il tedesco ma masticate almeno un po' di inglese non dovreste avere problemi: troverete quasi sempre persone che sanno comunicare in questa lingua universale :-) In alternativa, all'aeroporto centrale di Francoforte vola la Lufthansa. Per i voli dall'Italia affidatevi al sito Expedia.it, trovate offerte più convenienti che sul sito stesso della Lufthansa (ad esempio, un volo Milano-Francoforte A/R a 87 euro tutto compreso anziché 99 euro).
Dove dormire? Su questo non so darvi delle vere e proprie dritte. I quartieri migliori per pernottare sono Bornheim, Nordend, Westend e Bockenheim. Un ottimo strumento per trovare una sistemazione è Tripadvisor oppure Booking.com. Su quest'ultimo si possono cercare alberghi e ostelli in base al quartiere.
Se lo scopo del vostro viaggio è esclusivamente fare del sano turismo, allora vi consiglio di evitare i periodi di fiera: date un'occhiata al calendario 2011 delle fiere. In quei giorni, infatti, gli alberghi sono strapieni e i pochi posti che trovate sono carissimi. Il periodo ideale per venire da queste parti è prima di Natale (per la bella atmosfera che si respira con i Mercatini) e d'estate: qui in genere il clima è più fresco che in Italia.
I mezzi di trasporto sono efficientissimi ma anche abbastanza cari. Per poter girare un'intera giornata, conviene fare il biglietto giornaliero (Tageskarte) oppure il biglietto cumulativo per max. 5 persone (Gruppenkarte).
6 commenti:
Però non ci sono le acciughe ;-)
Scherzo, gran bel servizio, belle foto, complimenti
Quando torni a Cecina?
Ciao
Cristina
Ciao Cristina, grazie :-)
A Cecina torno all'inizio di marzo più o meno... Non vedo l'ora!!!!!!!
ciao, marina
Complimenti per il tuo blog, è bellissimo!!! Le foto poi...mi pare di essere anche io nel mercatino ;-)
Anna Luisa
Ciao Anna Luisa, grazie mille :-)
Grazie per la visita, le app in odorama prima o poi le faranno vedrai, bel fotoreportage... Ma la verza è quella che hai usato per la ricetta del mese scorso!!! Ciao e grazie ancora e penso che sarà molto impegnativo per te questo mese viste le ricette già postate.
Posta un commento